Pacchetto Orizzonte 2021-2027

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Il pacchetto Orizzonte comprende il Programma Orizzonte Europa, il Programma Euratom, il Programma Europa Digitale (DEP) e l’infrastruttura di ricerca ITER. In base a un apposito regime transitorio, nel 2025 i ricercatori e gli innovatori operanti in Svizzera potranno partecipare a quasi tutti i bandi di Orizzonte Europa, del Programma Euratom e del DEP.

Partecipazione ai bandi a partire dal 2025

Regime transitorio

  • Grazie alla piena attivazione del regime transitorio a partire dal 1° gennaio 2025 da parte dalla Commissione europea, dal 2025 i ricercatori e gli innovatori operanti in Svizzera potranno partecipare a quasi tutti i bandi di Orizzonte Europa e del programma Euratom in qualità di beneficiari. Ciò significa che potranno presentare le domande di progetto con il ruolo di coordinatori. La partecipazione del nostro Paese ai bandi dei settori considerati strategici dall’UE, tra cui le scienze quantistiche e lo spazio, sarà oggetto di discussioni tecniche con la Commissione europea.
  • A partire dal 2025, sempre in base al nuovo regime transitorio, i ricercatori e gli innovatori operanti in Svizzera avranno la possibilità di associarsi ai bandi del Programma Europa Digitale in qualità di beneficiari, il che permetterà loro di presentare le domande con il ruolo di coordinatori. Sono invece esclusi i bandi degli Specific Objectives n. 3 (sicurezza informatica) e 6 (semiconduttori) poiché si tratta di settori accessibili solo agli Stati membri dell’UE e, in misura limitata, ai Paesi dello Spazio economico europeo (SEE).
    Per maggiori informazioni sul DEP scrivere al seguente indirizzo:
    digital-europe@sbfi.admin.ch.
  • Per saperne di più consultare questo documento (in inglese):
    Q&A: Questions and answers about Swiss participation in the EU Framework 2021–2027. (PDF, 616 kB, 20.12.2024)

Pianificazione del budget per l’anno di programma 2025

  • A partire dal 2025 per ogni bando i partecipanti svizzeri dovranno preparare le proposte di progetto in qualità di beneficiari e quindi richiedere il finanziamento direttamente all’UE.
  • Il budget del partner svizzero dovrà essere incluso nel totale dei finanziamenti che il consorzio di progetto chiederà all’UE.
  • Garanzia di finanziamento per i bandi 2025 (PDF, 150 kB, 25.03.2024) (in inglese)

Partecipazione ai bandi 2021–2024

Al fine di mitigare in maniera mirata ed efficace gli effetti dello status di Paese terzo non associato ricoperto dalla Svizzera nel pacchetto Orizzonte 2021–2027, per i bandi di concorso del periodo 2021–2024 (2021, 2022, 2023 o 2024 in base al codice identificativo riportato nel bando) il Consiglio federale ha varato le seguenti misure transitorie:

  • misure transitorie per le parti di programma accessibili: la SEFRI finanzia direttamente i ricercatori e gli innovatori che partecipano a progetti accessibili.
    I partecipanti ricevono i fondi come se la Svizzera fosse associata al programma ma dalla SEFRI anziché dall’UE: Garanzia di finanziamento per i partecipanti svizzeri a progetti collaborativi 2024 (PDF, 136 kB, 14.06.2023) (in inglese). La SEFRI continuerà a finanziare questi progetti per tutta la loro durata, indipendentemente dallo status della Svizzera e fatte salve le decisioni parlamentari in materia di bilancio;
  • misure transitorie per le parti di programma non accessibili: per i bandi non accessibili la SEFRI finanzia temporaneamente strumenti implementati dalla stessa SEFRI, dal Fondo Nazionale Svizzero (FNS), da Innosuisse o dall’Agenzia spaziale europea (ESA), ispirandosi per quanto possibile ai bandi dell’UE. Ne sono un esempio gli «SNSF Starting Grants», sovvenzionati dal FNS come alternativa ai bandi del Consiglio europeo della ricerca (ERC Grants).

Status della Svizzera

La Svizzera e l’Unione hanno materialmente concluso i negoziati sul cosiddetto pacchetto globale, che comprendono anche i negoziati sull’associazione ai programmi europei (p. es. Orizzonte Europa, Programma Euratom, DEP e ITER). Fino alla firma dell’accordo sull’associazione ai programmi dell’UE (Accordo di programma con l’UE, EUPA), formalmente la Svizzera è considerata un Paese terzo non associato al pacchetto Orizzonte. Dal 2025 il regime transitorio consentirà ai ricercatori e agli innovatori in Svizzera di concorrere per quasi tutti i bandi di Orizzonte Europa, del programma Euratom e del DEP in qualità di beneficiari.
Per saperne di più:
Scheda informativa sulla partecipazione della Svizzera a Orizzonte Europa, ai programmi e alle iniziative correlati (PDF, 261 kB, 20.12.2024) (in inglese).

Il grafico sottostante illustra le tappe da compiere per concludere l’Accordo di programma con l’UE (EUPA):

Contesto e tappe in vista dell’associazione

Il pacchetto Orizzonte in sintesi

Poiché in Svizzera la partecipazione ai programmi Orizzonte Europa, Euratom, DEP e ITER (infrastruttura di ricerca) viene gestita nell’ambito di un processo legislativo e di bilancio unico e standardizzato, questi programmi sono denominati «pacchetto Orizzonte».

Orizzonte Europa

Con un budget di 95,5 miliardi di euro Orizzonte Europa è il più grande e ambizioso programma di ricerca e innovazione mai lanciato dall’UE. Gli obiettivi principali sono rafforzare la competitività dell’Unione e promuovere la crescita grazie all’eccellenza della ricerca, ma anche creare posti di lavoro e sostenere la cooperazione industriale nello Spazio europeo della ricerca. Questi i pilastri del programma:

  • «eccellenza scientifica», promossa tramite il Consiglio europeo della ricerca e le azioni Marie-Skłodowska-Curie;
  • «sfide globali e competitività industriale», per sostenere progetti in settori quali la salute, il clima, l’energia e la mobilità;
  • «Europa innovativa», rafforzamento del potenziale tramite il Consiglio europeo dell’innovazione e l’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia.

C’è poi l’area «Ampliare la partecipazione e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca», che promuove la collaborazione e l’eccellenza nella ricerca. Un’altra componente importante del programma è la Open Science Policy, in base alla quale i partecipanti ai progetti sono tenuti a rendere accessibili pubblicamente le loro attività di ricerca.

Programma di ricerca e formazione Euratom

Il programma Euratom si occupa di fusione e fissione nucleare (comprese le questioni legate alla sicurezza, alla gestione dei rifiuti e alla radioprotezione) e finanzia la ricerca e l’innovazione in questo settore con un budget di 1,38 miliardi di euro nel periodo 2021–2025. La ricerca sulla fusione sostiene il reattore ITER e lo sviluppo di future centrali che utilizzino la fusione nucleare come fonte di energia pulita. Inoltre, il programma incentiva la creazione di know-how, la formazione e il trasferimento di tecnologie.

International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER)

Il progetto ITER è una collaborazione internazionale avviata nel 2006 per costruire il reattore termonucleare sperimentale ITER a Cadarache, in Francia. L’obiettivo di questa infrastruttura è dimostrare l’utilità della fusione nucleare per la produzione di energia su scala industriale. 

Si tratta inoltre di sviluppare le conoscenze e le tecnologie necessarie per costruire centrali elettriche a fusione nucleare sicure, sostenibili, pulite e che non producano scorie altamente radioattive o di lunga durata. A livello europeo l’erogazione del contributo per la costruzione di ITER è coordinata dall’impresa comune Fusion for Energy (F4E). In qualità di membro di F4E, dal 2026 la Svizzera parteciperà nuovamente alla costruzione di ITER alle stesse condizioni applicate al nostro Paese fino al 2020 (per saperne di più).

Programma Europa Digitale (DEP)

Il DEP rappresenta un complemento ad altri programmi di ricerca dell’UE come Orizzonte Europa e punta a migliorare le capacità digitali in Europa. Con un budget di oltre 8,1 miliardi di euro vengono finanziati settori quali il calcolo ad alte prestazioni, l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, i semiconduttori, le competenze digitali e l’uso estensivo delle tecnologie digitali nell’economia e nella società. Esiste anche una rete di centri europei per l’innovazione digitale che promuovono la digitalizzazione delle imprese, comprese le PMI e le amministrazioni pubbliche.

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